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“In Opera”: restaurare il contemporaneo

C’eravamo lasciati a La Regola del Talento: mestiere e scuole d’arte d’eccellenza, repertorio dei sancta sanctorum nei quali i maestri artigiani trasferiscono know-how alle nuove generazioni del made in Italy d’élite (e dove al tads, unico nel segmento orafo, è dedicata una lusinghiera recensione). Oppure a Costruttori di valore – il ruolo strategico del saper fare italiano, ove con grande efficacia si teorizza su come il saper fare di natura artigiana sia fattore determinante per perpetuare la leadership delle manifatture nostrane sul resto del mondo. Sono solo due dei numerosi titoli pubblicati negli ultimi anni a cura della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, ente privato no-profit fondato nel 1995 a Milano, e dedito a promuovere nel nostro paese un “nuovo Rinascimento” artistico, scientifico e culturale.
Oggi, i riflettori sono puntati su In Opera. Conservare e restaurare l’arte contemporanea; il volume, curato da Isabella Villafranca Soissons, offre una panoramica sull’esperienza di quanti producono, curano, espongono, tutelano e collezionano arte contemporanea. Realizzato in collaborazione con Open Care, azienda italiana leader in Europa nella valorizzazione e gestione di patrimoni artistici, è prezioso nel chiarire come quanto nelle parole della curatrice parrebbe un ossimoro – restaurare qualcosa di contemporaneo – rappresenti invece una necessità e una continua sfida: i linguaggi e materiali dell’arte odierna esulano da quelli tradizionali, e scoloriscono, fermentano, arruginiscono, sono preda degli insetti o di reazioni chimiche. L’intervento del restauratore diviene così a sua volta una forma d’arte, ancorché sperimentale, e mette in campo le più diverse competenze e professionalità interdisciplinari, di cui si da conto nell’ampio corredo di case-history e schede tecniche che completano il libro.
Nel corso del suo giro d’Italia, il volume sarà presentato a Napoli il prossimo giovedì, 13 ottobre, nella suggestiva cornice del Made in Cloister, spazio espositivo sbocciato dal restauro del cinquecentesco chiostro di Santa Caterina a Formello e per sua natura luogo ideale per il rilancio in chiave attuale delle tradizioni artigianali. All’evento – con la curatrice e con Alessandra De Nitto, Direttore progetti editoriali ed eventi della Fondazione Cologni – interverranno figure di spicco dell’arte, il restauro e il collezionismo nazionale.